Blog - Slovenia- Dolomiti friulano-venete estate 2018

Escursioni e visite da Tolmin

4 settembre. Arriviamo a Tolmin verso le 20:30 dopo un lungo viaggio in automobile ritardato da un incidente sulla A4 tra Portogruaro e Latisana.  Il tempo ci ha assistito perchè la pioggia prevista qui per la sera non si è verificata. Data la quota bassa (200 m) la temperatura è gradevole.

5 settembre. La nostra prima escursione è alle sorgenti del fiume Isonzo (che qui chiamano Soce) risalendo tutta la valle sulla statale slovena 301. Il tempo è ancora buono. Per raggiungere la grotta dove si raccoglie l'acqua sorgiva bisogna seguire un breve tratto di parete attrezzata per ferrata. Un'esperienza unica. Per pranzo ci fermiamo al locale d'entrata del sentiero: il sole va e viene tra nubi sparse, alle ore 13:15 misuriamo 18,4° con umidità elevata del 64% per la vicinanza dell'acqua che qui abbonda.

6 settembre. Il tempo è ancora buono. Percorrendo nuovamente la statale 301 oggi andiamo a visitare Kobarid, la famigerata Caporetto. Passiamo accanto al sacrario e attraverso un sentiero ad anello tra rovine di villaggi preistorici e trincee della I Guerra Mondiale e per due volte passiamo sopra il cristallino Isonzo e vediamo anche dei ragazzi del posto fare dei tuffi. La giornata è infatti piuttosto calda. Visitiamo il museo della città. Lungo la strada del ritorno ci fermiamo per uno spuntino tra Idrsko e Tolmin; alle 15:30 la temperatura è di 25,8° con umidità relativa del 65%..

Itinerari e sentieri da Forni Avoltri (UD)

7 settembre. Rientriamo in Italia attraverso una strada slovena che da Nova Gorica si interna in direzione del Carso fino a sbucare a Monrupino e da lì a Trieste. Dopo una visita "mordi e fuggi" al capoluogo friulano sotto una fastidiosa pioggerella con qualche ora di auto raggiungiamo poi Forni Avoltri nella parte opposta della regione. Anche quest'anno l'Hotel Miravalle ci ospita.

8 settembre. A distanza di un anno torniamo a fare un'escursione nella vicina Val Visdende. Dal Rifugio Forcella Zovo saliamo ripidamente a piedi per il sentiero 158 fino a raggiungere la cima del M. Curiè (2035 m) dove al sole si alternano nubi passeggere. La meta odierna è proprio questa, da qui si gode di un panorama a 360 gradi sulle valli e le cime del circondario.

Riscesi al rifugio per la stessa strada  ci aspetta un meritato pranzo. Qui riesco anche ad ottenere una collocazione quasi ottimale per la stazione meteo portatile e alle 15:45 posso osservare che la temperatura è di 16,1° con UR del 64%.

 

9 settembre. Quasta giornata la dedichiamo ad una escursione direi fuori programma. Andiamo infatti a visitare un bunker del secondo dopoguerra nella Val Frison, abbandonato negli anni '70. All'interno è buio pesto e foto è comunque meglio non farne. Di fuori invece splende un sole caldo ed accecante. Ci fermiamo a pranzare in una baita poco distante in località Piana dei Osei. Anche oggi riesco a posizionare bene la stazione meteo e riesco ad ottenere quella che credo sia la temperatura massima odierna di questo posto: 23,1° (qualcosa in più forse dove c'è meno ombra) alle 14:50 e l'umidità è del 50%. Il pomeriggio lo passiamo a Sappada (località Eibn) dove c'è una bella festa paesana e contadina denominata simpaticamente "Sappamukki" con vendita e degustazione di prodotti locali. 

10 settembre. Attraverso l'ormai consueta strada provinciale 355 ci dirigiamo verso ovest oltrpassando santo Stefano di Cadore, poi con la 48 superiamo il Lago di Misurina fino al rifugio Auronzo (2320 m). Da qui con un facile sentiero ci ritroviamo ai piedi delle Tre Cime. Il nostro gruppo qui si divide. Il tempo è ottimo e nulla ci vieta di salire sul M Paterno attraverso la lunga via ferrata intervallata da allcuni tratti di galleria. Arrivati alla Forcella del Camoscio a quota 2650 desistiamo però dal fare l'ultimo tratto dell'ascesa per poterci ricongiungere con l'altro gruppo che ci aspetta per pranzo al Rifugio Lavaredo.