Agrometeorologia e "inversione termica"

Il fenomeno dell'inversione termica nel quadro dell'agrometeorologia

Tutti sanno che per lo strato dell'atmosfera che interessa la meteorologia vale la regola della diminuzione della temperatura con la quota con un gradiente verticale di 0,6°C ogni 100 metri e ciò vale appunto fino ad una certa altezza massima. 

In inverno o tardo autunno quando si instaura un regime di alta pressione si può verificare invece un fenomeno inverso per cui è scendendo di quota che troviamo una temperatura più bassa con un gradiente molto più importante dell'ordine diciamo di 1°C ogni 15 metri circa. A questo punto si deve distinguere tra ore diurne e ore notturne. Di giorno anche per l'inversione termica la variazione con la quota vale fino ad una certa altezza minima; infatti si deve capire che in prossimità del suolo ma spesso anche fino a 50 cm da terra la temperatura torna ad aumentare seguendo il concetto classico dell'incremento con il diminuire della quota. Di notte il discorso è differente: l'inversione è presente anche al livello del suolo con un gradiente ancora maggiore che si stima di circa 1,5°C  ogni metro. Per cui può accadere che quando una stazione agrometeorologica (posta a 2 m) misura +2°C il corrispondente valore al suolo sia di -1°C.     

Dunque in conclusione anche a seconda dell'intensità del campo di alta pressione e di altri fattori concomitanti (soprattutto la ventilazione) ma soprattutto a seconda dell'ora del giorno l'inversione termica può raggiungere il suolo ossia si possono registrare temperature a terra più basse dei corrispondenti valori a 2 metri. Chiameremo questo fenomeno inversione termica al suolo.

Di qui l'importanza in agrometeorogia della misurazione della temperatura (ma anche dell'umidità) a diverse altezze dal suolo (e anche al di sotto):

Altezze dal suolo dei rilevamenti agrometeorologici

Altezze dal suolo in agrometeorologia (parametri: temperatura, umidità relativa)
2 metri
0,5 metri
5 cm
-10 cm
-50 cm

Dati sperimentali di inversione termica al suolo su terreno agricolo

Di seguito si riportano i risultati di un piccolo studio per comparazione frutto del monitoraggio nell'arco di un anno solare (2015) delle temperature massime rilevate a 2 e 0,5 metri dal suolo nella stazione agrometeorologica (rete RAN) di Monterotondo (RM).  

Stazione agrometeorologica (rete RAN) di Monterotondo (RM)

Quota stazione 51 m SLM

Carta topografica (plastico IGM 1:50000 ed. 2007)

Monterotondo (RM)

Nella quasi totalità dei casi la temperatura massima a 2 metri è superiore a quella rilevata a 0,5 metri. Fanno eccezione pochissimi valori riferiti verosimilmente a condizioni atmosferiche di pronunciata inversione termica. Come si può osservare dall'andamento medio di queste rilevazioni nell'arco dell'anno si ha uno scarto massimo tra la temperatura massima a 0,5 m e quella a 2 m nel mese di maggio e uno scarto minimo nel mese di gennaio quando statisticamente più intensi e frequenti sono i fenomeni di inversione termica nei bassi strati. 

Scarto osservato tra temperatura media Max a 0,5 metri e a 2 metri (anno 2015)
GENNAIO +1,41°C
FEBBRAIO +2,42°C
MARZO +2,06°C
APRILE +3,04°C
MAGGIO +4,28°C
GIUGNO +2,16°C
LUGLIO +2,18°C
AGOSTO +2,30°C
SETTEMBRE +2,59°C
OTTOBRE +1,87°C
NOVEMBRE +2,22°C
DICEMBRE +2,22°C