Il territorio dell'Ostiense

Brevi cenni di morfologia del territorio, di storia e arte della Basilica di S. Paolo fuori le Mura

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Ci troviamo nel quartiere Ostiense del Municipio Roma VIII a circa 4 km dal centro storico e 2 dal quartiere dell'EUR; il paesaggio urbano è quello altamente cementificato della piana alluvionale del Tevere nell'area compresa tra l'ansa del fiume che prende il nome di Valco S. Paolo e le modeste alture sulla sinistra della via Ostiense che digradano dall'Appia Antica una delle quali è quella su cui sorge la ormai ex borgata della Montagnola (42 m sul livello del mare)...

Il territorio, densamente edificato e urbanizzato, è attraversato da due importanti e trafficate arterie stradali quali Viale G. Marconi e Via C. Colombo e da 2 strade provinciali quali la Via Ostiense e la Via Laurentina. Le uniche aree verdi degne di menzione sono costiuite dal parco "Sbragia-Salerno" lungo la Via C. Colombo, conosciuto meglio come "Parco FAO" e dal parco "I. Schuster" presso la basilica di S. Paolo.

Sulla via Ostiense a circa due km da Porta S. Paolo sorge la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, eretta sulla tomba dell'apostolo Paolo e posta in una zona cimiteriale, parzialmente riscavata (Sepolcreto Ostiense). La basilica rimase la più grande di Roma prima della costruzione di S. Pietro. Fondata da Costantino, venne accresciuta da Valentiniano II rivolgendola verso il Tevere e poi da Teodisio e da Onorio. Fu semidistrutta da un incendio nel 1823 e rifatta secondo la pianta antica. Sul piazzale dell'ingresso laterale si erge il campanile del tutto staccato, ideato come un faro a tre ordini. Precede la basilica un gelido e maestoso quadriportico, retto da una selva di colonne corinzie di granito. Al suo centro è stata collocata una corrucciata statua di S. Paolo che brandisce la spada.

Dal lato che funge da nartece si leva la facciata a timpano con tre finestre a centina e rivestita di ottocenteschi mosaici luminosi. Cinque porte immettono nelle altrettante navate dell'interno. Quella centrale, in bronzo con luminosi inserti d'argento venne collocata nel 1931 e in essa vi sono rappresentate scene della vita degli apostoli. La porta intermedia a destra è la Porta Santa giubilare che reca elementi della antica porta di bronzo proveniente da Costantinopoli danneggiata dall'incendio. Il chiostro è, con quello di S. Giovanni, il più importante fra i molti chiostri romani, oasi di tranquillità ed esempi di serena bellezza (tratto da "Vedere e capire Roma" di A. Ravaglioli ed. "Roma Centro Storico" 1985).