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Passione e impegno per la meteorologia, l'ambiente e il paesaggio

Queste pagine sono dedicate alla riscoperta delle nozioni più classiche ed elementari della meteorologia e delle scienze, applicazioni ed attività in relazione con essa, anche ripercorrendo la storia di una personalissima serie di rilevazioni meteo amatoriali iniziata quasi per gioco sul finire degli anni '80, la decade che aveva prodotto il gelido e nevoso gennaio 1985 rimasto impresso nella memoria soprattutto di chi allora era bambino o poco più... eppure tutti i fenomeni atmosferici nessuno escluso sono degni di attenzione: anche nei periodi di prolungata stabilità e siccità un sano meteofilo deve apprezzare il valore scientifico dei dati rilevati. E si puo fare meteorologia anche senza spendere cifre spropositate per acquistare stazioni meteo di ultima generazione, sono sufficienti passione e costanza.

Sul tema dei cambiamenti climatici la visione globale del problema del riscaldamento non dovrebbe distogliere l'attenzione dagli approcci locali: a livello locale infatti la risposta dell'atmosfera ai fattori forzanti antropici come la cementificazione in termini di feedback radiativo in prossimità del suolo è immediata a differenza del riscaldamento globale che richiede invece secoli o almeno decenni. Sarebbe forse più opportuno parlare di "glo-cal warming"?! Sì, certo le evidenze ci portano a credere che la tesi del riscaldamento globale è convincente se consideriamo le stagioni invernali che si sono succedute dalla fine degli anni '80 in avanti ma meno plausibile se confrontiamo le stagioni estive di quegli anni (lunghi e ininterrotti periodi anticiclonici di matrice azzorriana, mediamente siccitosi ma senza eccessi di caldo) con quelle dei nostri giorni (onde di calore con temperature estreme e siccità alternate a più frequenti fenomeni temporaleschi talvolta estremi) ottenendone un "bilancio termico" sostanzialmente in pareggio. Semmai saremmo più portati a ritenere che le temperature record in positivo e in negativo registrate almeno in europa nel corso del 1989 siano da considerarsi (stante la tendenza della temperatura media globale a salire dal 1880) il limite tra la fase di relativa normalità climatica che perdurava dal 1951 e l'inizio della deriva del cambiamento climatico e del surriscaldamento globale. Il 1989 quindi come un anno in cui il surriscaldamento è rimasto in una sorta di "stand by"; questa almeno un'ipotesi del tutto originale e forse anche un po' "politicamente scorretta".

Se il nostro scopo dichiarato è lo studio dei microclimi urbani (a livello di canyon stradale), l'ambizione sarebbe invece quella di riuscire in futuro ad adattare le previsioni meteorologiche al microclima locale, mettendo a frutto il continuo studio da autodidatta della meteorologia condotto in passato attraverso libri e manuali e oggi grazie alla Internet e a innovativi prodotti multimediali, reinterpretando talvolta concetti e metodologie in maniera innovativa. 

In questo sito/blog uno spazio a parte hanno anche l'ambiente inteso nell'accezione più ampia (insospettabilmente compenetrato con la scienza e la meteorologia), il paesaggio, l'escursionismo, il trekking e la montagna, almeno quella personalmente conosciuta per avervi svolto la pratica dell'escursionismo e del trekking o solo per averci trascorso le vacanze estive.

Riguardo poi l'eterna diatriba popolare tra "caldofili" e "freddofili" riflettiamo su questo fatto: così come si accetta l'dea che nessun terremoto in sé uccide ma è l'opera diciamo "imperfetta" dell'uomo a farlo, allo stesso modo va riconosciuto che non sono quelle che chiamiamo ondate di caldo record a farci vivere male i mesi estivi ma indirettamente e localmente le opere di cementificazione indiscriminata permesse dalle pianificazioni urbanistiche.

Disclaimer: nella consapevolezza che questo sito/blog non potrà mai per definizione diventare "virale" (se mai i contenuti culurali potessero diventare "virali" vivremmo in un mondo diverso) esso ambisce tuttavia a essere di qualche utilità pratica (e non già considerato "testamento spirituale" di povere persone illuse). E' stato realizzato con le limitatissime possibilità di "formattazione" e libertà di web editing/designing permesse dalla modalità hosting. Passione a parte il compito più arduo e "ingrato" dell'intero lavoro è stato scrivere questa homepage! Così come quelli di altre pagine i suoi contenuti sono stati compilati a tempo perso. Essi possono risultare involontariamente casuali, evasivi/ poco pertinenti, ripetitivi o troppo personali/ poco interessanti

Gli autori di Cultura Meteo '89 sono sostenitori occasionali del FAI (Fondo Ambiente Italiano).

  • La rocca di Rocca Calascio (AQ)
  • Nei pressi del lago Lagazuoi (BL)
  • Sorgenti di Stifone, fraz. di Narni (TR)
  • Civetta esposta al Passo Falzarego (BL)
  • Pendici del M. Lastroni (UD)
  • Passo Falzarego (BL)
  • Panorama nei pressi di Passo Furcia (BZ)
  • Ponte di Augusto, Narni scalo (TR)
  • Cappella degli alpini sul M. Giano (RI)
  • Natura variopinta nei pressi di S. Stefano di Sesanio (AQ)
  • Scorcio dalla ex miniera di Cludinico (UD)
  • Sorgente dell'Isonzo (Slovenia)
  • Il rifugio Locatelli (BZ) visto dal M. Paterno
  • L'Isonzo nei pressi di Kobarid (Slovenia)
  • Stazione meteo portatile al lavoro