Influssi solari e.. lunari

"Disastri" dal Sole

In questa pagina si vuole recensire brevemente un singolare testo americano di Joseph Goodavage che mette in relazione la radiazione solare non solo con la geologia e climatologia terrestre ma anche con il comportamento umano facendoci dimenticare l'immagine del sole come quella familiare e rassicurante palla di fuoco cui siamo abituati a pensare.

Il Sole possiede molti cicli e molti "palpiti" e si può arrivare ad affermare che esso funzioni sotto ogni aspetto come un'entità vivente. Esso genera ed irradia una forza di enorme vigore e delicatezza tale da poter essere svelata solo indirettamente. Poichè trascende lo spettro elettromagnetico che noi conosciamo questa energia può essere definita superspettro. L'influenza di questo superspettro si manifesta nei cicli della storia del mondo, nelle guerre, nei cicli economici e negli apparentemente improbabili cicli di tutte le cose viventi. Il Sole oscilla e parti della sua superficie si sollevano e ricadono per tratti da 700 a 1400 miglia ogni cinque minuti. La sua "cintura" equatoriale accelera e rallenta senza alcuna ragione apparente. Nello stesso tempo onde acustiche vibrano ogni una o due ore da un estremo all'altro del diametro del Sole di 864.000 miglia. Fortunatamente non lo possiamo sentire ma in realtà il Sole "risuona" come una colossale campana. La nostra stella vibra e oscilla e senza dubbio si agita in migliaia di modi sconosciuti. Sulla base del modello scientifico comunemente accettato la parte interna del Sole è così densa che la radiazione che si riceve oggi sulla Terra è stata prodotta nel nucleo della stella diversi milioni di anni fa. Secondo i fisici ciascun fotone rilasciato nella fusione dell'idrogeno in elio emette una particella che si sposta di un piccolo tratto ed è assorbita da un'altra particella subatomica. In tal modo i fotoni lottano, a mo' di sega in una specie di labirinto, contro l'enorme tensione della potentissima forza gravitazionale per un tragitto di trilioni e trilioni di miglia. Vi è qualcosa di terribilmente sbagliato nelle nostre teorie su ciò che sta succedendo nell'interno del Sole. Secondo i modelli teorici correnti queste particelle - fotoni, raggi gamma, raggi X e onde radio di grande lunghezza d'onda - lottano per anni contro le enormi tensioni della forza di gravità solare. Attraverso alcuni "meccanismi" tuttora misteriosi esse sfuggono in avanti raggiungendo istantaneamente la velocità di fuga (cioè la velocità della luce). Ma come e in quale punto? Senza questo miracolo non vi sarebbero radiazioni. Il Sole non brillerebbe. Teoricamente esso sarebbe un buco nero. 

Come notava l'astronomo John H. Nelson vi è similarità tra un generatore elettrico con i suoi magneti accuratamente piazzati e il Sole con i suoi pianeti sempre in movimento. Nel generatore i magneti sono fissi e producono una corrente elettrica costante. Se consideriamo i pianeti come dei magneti e il Sole come l'armatura si ha una notevole similarità con il generatore. Tuttavia in questo caso i "magneti" si muovono. Per questa ragione la stabilità elettromagnetica del sistema solare varia notevolmente. Pertanto il superspettro della nostra stella è sottoposto a cambiamenti ciclici, così come avviene spesso in modo molto irregolare, riguardo alla luce, il plasma coronale e le altre radiazioni. La registrazione scientifica dell'attività delle macchie solari mostra che questa attività è un po' irregolare. La rotazione del Sole durante il cosiddetto Minimo di Maunder (quando le macchie solari furono molto rare) rallenta e accelera dal 3 al 5%. La rotazione di 25 giorni della nostra stella si allunga, quando osservata da un punto sulla Terra, a 27 giorni. Inoltre essa ruota con differenti velocità alle diverse latitudini. La regione equatoriale ruota considerevolmente più in fretta delle regioni polari. Questa rotazione solare dà luogo alla formazione di una dinamo magnetica e quest'ultima a un complicato campo magnetico che, in combinazione con le posizioni angolari dei pianeti orbitanti e con il centro di gravità del sistema, coincide con l'apparizione delle macchie solari, che influenzano profondamente il campo geomagnetico, la quantità di ioni della nostra atmosfera, il tempo meteorologico e i campi biodinamici di qualsiasi specie vivente sul pianeta. Tutte le forme di vita interagiscono secondo modalità fisiche ed altre modalità tuttora misteriose. La stessa biosfera terrestre può essere considerata un superorganismo invisibile.

Le forze dell'elettromagnetismo e della gravità si propagano alla velocità della luce e permeano lo spazio in tutte le direzioni a partire dal Sole, ma sono soggette ad attenuazione secondo la legge inversa del quadrato e (ad eccezione delle gravità) possono essere schermate, isolate e direzionate. Anche il campo elettromagnetico della vita possiede queste caratteristiche e sembra avere la sua origine (non entropica) in qualche parte al di fuori dell'intervallo spettrale della radiazione elettromagnetica. Inoltre vi sono fin troppi eventi di gravità zero nella storia per poter essere ignorati dalla scienza.

L'attività solare e le sue conseguenze sulla Terra

Esistono condizioni del Sole, del vento solare, della magnetosfera, ionosfera e termosfera che possono influenzare la prestazione e l’affidabilità di sistemi tecnologici nello spazio e a Terra e che possono mettere in pericolo la vita e la salute. 

Il sole è in grado di immagazzinare immense quantità di energia e liberarla dallo strato più esterno della sua atmosfera, la corona solare, verso l’intera eliosfera, ovvero tutta quella regione dello spazio interstellare che “sente” principalmente l’influenza del Sole. Questo è un corpo estremamente dinamico che varia nello spazio e nel tempo. Dal punto di vista temporale esiste un ciclo undecennale, con il quale il Sole alterna periodi di massimi e minimi di attività. In corrispondenza di tali periodi è possibile osservare un maggiore o un minore numero di macchie solari e di regioni attive, che sono proprio le strutture in grado di immagazzinare l’energia che può essere poi rilasciata, ad esempio, attraverso 3 tipi di eventi impulsivi:

I Solar Flares  veri e propri lampi di energia rilasciata in forma di onde elettromagnetiche in tutto lo spettro, dalle onde radio ai raggi gamma. Possono durare da minuti a ore, durante i quali viene rilasciata una quantità di energia pari a miliardi di bombe H.
Le Coronal Mass Ejections (CME) espulsioni di miliardi di tonnellate di plasma solare magnetizzato in grado di viaggiare tipicamente ad una velocità dai 200-250 km/s ai 2000-2500 km/s circa.
Le Solar Energetic Particles (SEP) sciami di particelle ad alta energia che possono durare giorni e che sono accelerate da eventi concomitanti a flares e/ CME, o dagli shock che si generano quando una espulsione di plasma ad alta velocità sopravanza plasma solare precedentemente emesso.

A questi eventi impulsivi si accompagna un vento di plasma magnetizzato (vento solare) soffiato dal Sole ad una velocità che varia tra i 300-400 km/s agli 800-1000 km/s circa. Queste velocità, e dunque queste energie, sembrano davvero impressionanti rispetto a quanto da noi sperimentato quotidianamente. 

23/04/2001

Grande macchia osservata

Luglio 2022

Report numero macchie solari divise per emisfero

28/07/2002

Osservazione solare

Trascurando l'effetto più spettacolare e conosciuto cioè le aurore boreali (e australi) va detto che l’energia che arriva in ionosfera per effetto di tali fenomeni può inoltre instaurare e amplificare correnti nella ionosfera, le quali introducono variazioni del campo magnetico terrestre che a loro volta generano correnti indotte al suolo (correnti geomagneticamente indotte) che si insinuano, ad esempio, nelle reti elettriche generando sovracorrenti e danneggiando i trasformatori delle reti di distribuzioni. Questo, nella peggiore delle ipotesi, può provocare diffusi black-out. Nel Marzo del 1989 si verificò uno degli eventi più celebri, il blackout del Quebec. Il sovraccarico sulla rete di distribuzione dell’energia elettrica del Quebec danneggiò i trasformatori causando un diffuso blackout. 6 milioni di persone rimasero così senza energia elettrica per 9 ore nella fredda regione canadese. Le aurore boreali associate a questo evento furono osservabili fino in Florida e a Cuba. (fonte: www.ingvambiente.com)

La luna e la scienza

Le presunte influenze della luna sull’orto e in generale sull’agricoltura non sono provate scientificamente.

Le relazioni tra la luna e la pianta indagabili dalla scienza sono diverse:

La gravità. Luna e sole hanno un effetto gravitazionale notevole, basti pensare allo spostamento delle maree. Tuttavia per via delle dimensioni e delle distanze l’effetto della luna su una pianta è trascurabile. L’attrazione gravitazionale è relazionata alla massa degli oggetti coinvolti, le maree sono dovute alla massa dell’oceano, non paragonabile certo a quella di un seme.
La luce lunare. Il chiaro di luna è rilevato dalle piante e ha un effetto sui ritmi delle colture, ovviamente la luna piena offre una maggior luce, che cala man mano che ci si avvicina alla luna nuova. Se è vero che esistono alcune piante che hanno una fioritura condizionata da questa luce non esiste alcuna prova scientifica di un influsso significativo esteso alle colture orticole. L’agricoltura è una pratica semplice ma allo stesso tempo a livello teorico è infinitamente complessa: sono molteplici i fattori che intervengono ed è difficilissimo fare esperimenti che abbiano valore scientifico. Replicare perfettamente una stessa semina in luna crescente e in in luna calante è impossibile, basti pensare a quante sono le variabili (ad esempio: temperature, durata del giorno tipo di terreno, profondità di semina, presenza di concime, microrganismi del suolo,… ). 

Per questo la mancanza di prove scientifiche dell’utilità della luna alle semine si presta a due interpretazioni opposte:

La luna non ha effetto sull’agricoltura perché non ci sono prove. Il fatto che non ci siano dimostrazioni scientifiche significherebbe che si tratta di pura superstizione e che possiamo non considerare il lunario nella nostra attività agricola.
Esiste un effetto della luna che non è ancora provato dalla scienza. La scienza non avrebbe ancora spiegato come agisce la luna solo perché non ha ancora trovato quali sono i fattori che determinano questo influsso. (Fonte: www.ortodacoltivare.it)